Avere un rapporto di fiducia con i propri dipendenti è uno dei requisiti fondamentali dei dirigenti di alto livello. Per questo molta importanza è data alla soddisfazione dei lavoratori, elemento che spesso dipende dalla pressione che si esercita su di loro.
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Dall’ultimo sondaggio Regus risulta che poter gestire vita privata e lavorativa è uno degli elementi cardine per il benessere aziendale. Ciò è spesso ottenuto grazie alla flessibilità del lavoro. Infatti il 66% degli intervistati – oltre 20.000 dirigenti e imprenditori in 95 Paesi – dichiara di preferire un lavoro se esso è flessibile e il 64% mette in stretta relazione la fidelizzazione e la flessibilità.
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La selezione del personale è un percorso difficile e spesso lento, e, in termini economici, dispendioso e allora in quest’ottica riuscire a mantenete il proprio team di lavoro è un valore aggiunto per l’azienda come sottolinea Mauro Mordini, general manager di Regus in Italia: «Il reclutamento e la fidelizzazione dei talenti migliori è una priorità consolidata per le imprese e il rischio di abbandono diventa perciò un fattore importante da considerare. Metodologie di lavoro flessibile, negli orari e nelle strutture, consentono dei costi nettamente inferiori rispetto a postazioni di lavoro fisse in ufficio e offrono vantaggi importanti, come ad esempio un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro, oltre a rappresentare una soluzione economica per attirare e fidelizzare i migliori talenti».
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Infine il sondaggio evidenzia che il 60% degli intervistati ritiene che l’offerta di un lavoro flessibile aumenti la fedeltà dei dipendenti, il 49% dei lavoratori rifiuterebbe un posto di lavoro in cui fosse preclusa la possibilità del lavoro flessibile, il 50% degli intervistati dichiara che sarebbe rimasto più lungo nel suo ultimo posto di lavoro se fosse stata prevista l’opzione del lavoro flessibile.
