Nell’arco di un solo anno le spese relative al mantenimento del conto corrente bancario sono lievitate del 20%, mostrando un aumento pari al 43% rispetto a quanto rilevato tre anni fa. Lo rivela il report diffuso dall’Università Bocconi monitorando le spese sui conti correnti di dieci istituti bancari differenti.
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I rincari riguardano, nel dettaglio, sia i costi applicati alle rate dei prestiti personali (+17% in un anno) sia le spese relative alle operazioni effettuate allo sportello: 3 euro di media per pagare i bollettini e 2 euro per il prelievo di contanti.
Lo stesso prelievo di denaro al bancomat effettuato da altre banche costa oggi in media 2,10 euro, contro i 2 euro precedenti. Per i bonifici indirizzati a un conto della medesima banca, invece, la spesa si aggira intorno ai 4 euro, mentre per istituti di credito diversi dal proprio si devono versare circa 4,5 euro.
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A non mostrare rialzi sono i costi dei bonifici online e le commissioni richieste per saldare le rate del mutuo, mentre continuano ad essere gratuiti i pagamenti delle imposte utilizzando il modello F24. Secondo Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo: «Le banche stanno spostando sui clienti gli investimenti che hanno fatto per adeguarsi ai nuovi standard Ue. E la logica degli aumenti può anche essere di spingere verso l’online: nelle nostre rilevazioni su 25 conti correnti, il costo dei bonifici in Rete è più basso dell’80%».