Ogni anno sfilano i nomi dei manager pubblici nell’annuale bollettino della Presidenza del Consiglio che rende noti i loro redditi e, ogni anno, si sente parlare del necessario tetto ai compensi d’oro.
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Ma ogni proposta rimane su carta o per aria e non restano che cifre da spulciare per capire chi è il più ricco del reame. In molto i casi i super redditi derivano dalle attività private che affiancano quelle pubbliche ma in ogni caso si tratta di cifre da capogiro per i comuni mortali.
Vince lo scettro Pier Francesco Guarguaglini, ex presidente di Finmeccanica, che ha intascato, nel 2011, ben 10 milioni e 900mila euro. Tra i più ricchi ci sono Antonio Mastrapasqua, ormai ex presidente dell’Inps, che ha dichiarato un milione 174 mila e 308 euro, nonostante abbia rinunciato, nel corso del 2011, a molte delle sue cariche; Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, con 1 milione e 214 mila euro; Paolo Andrea Colombo, presidente dell’Enel, che porta a casa 1 milione e 193 mila euro; Andrea Monorchio, presidente della Consap, che dichiara 1 milione, 292 mila e 413 euro.
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Molti di loro vantano proprietà immobiliari, soprattutto nella capitale, ma colpisce la scarsa ostentazione del lusso, infatti sono pochissime le macchine da sogno e i manager pubblici preferiscono le piccole utilitarie.