E se si imparasse a diventare grandi leader già nella prima infanzia? Se il percorso di studi, le esperienze lavorative e le varie figure di “mentori” che si incontrano durante la vita svolgono un ruolo fondamentale per migliorare la propria leadership, un apporto straordinario e fondamentale arriva anche dall’educazione materna.
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Gli stessi genitori, chiamati a supportare la prole nella crescita e nello sviluppo delle loro capacità per diventare adulti completi e produttivi, esercitano una sorta di leadership tra le mura domestiche impartendo lezioni di comportamento, elargendo consigli per dare sempre un’ottima impressione di sé e per essere apprezzati nel privato così come sul lavoro.
Il primo insegnamento materno riguarda proprio la responsabilità nei confronti dei figli, la stessa che un leader ha verso i suoi collaboratori: in entrambi i casi il fine è quello di valorizzare le persone rendendo possibile la conquista di un obiettivo, mostrando autorità e prendendo decisioni dure e impopolari al momento opportuno.
Onestà e responsabilità rappresentano due qualità molto apprezzate dalle mamme, tuttavia sono due caratteristiche fondamentali alla base del rapporto tra un leader e la sua squadra, presupposti per costruire una relazione basata sulla fiducia.
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Non meno evidente è è’analogia tra l’atteggiamento materno e il comportamento tenuto da un buon leader durante i momenti difficili. Un leader sa trasmettere forza e arginare l’ansia dei suoi collaboratori anche durante le avversità, mantenendo il suo gruppo solido e compatto.