Giunti a fine 2007, è tempo di consuntivi per il nuovo sistema operativo Leopard, contrapposto da Apple all’eterna rivale Microsoft ed al suo Windows Vista.
Ebbene, secondo i dati di vendita il MAc OS X 10.5, a meno di due mesi dal lancio commerciale, ha messo a segno dei risultati record – con volumi superiori del 32,8% per profitti e del 20,5% per unità rispetto alla precedente versione Tiger (dati NPD Group) – segno che il mercato ha cambiato approccio nei confronti dei computer Mac e delle loro funzionalità, sempre meno a rischio “incompatibilità”.
Oltre alle innovazioni software finalizzate a migliorare le prestazioni per le utenze business (rendendo più intuitiva la gestione degli applicativi e l’accesso ai dati), Apple ha puntato molto anche sulla sicurezza, rilasciando nei giorni scorsi numerosi aggiornamenti volti a sanare vulnerabilità che avrebbero potuto oscurarne il successo commerciale.
NDP si sofferma anche a paragonare le performance di mercato negli ultimi anni di Apple e Microsoft: la società di ricerche sottolinea come al rilascio di sei sistemi operativi in sei anni da parte della casa di Cupertino sia corrisposto un solo nuovo sistema operativo in cinque anni da parte della casa di Redmond. Inoltre, un altro elemento a favore di Apple, da mettere sul piatto della bilancia, sarebbero i costi del software, circa la metà rispetto a quelli del rivale.
A gettare un’ulteriore ombra sul futuro di Windows Vista, in termini commerciali insidiato da Leopard, sono anche gli ultimi studi di Gartner, che ne stima al ribasso il tasso di migrazione da Windows XP nelle aziende: rispetto al 64% previsto per la primavera del 2008, ora la previsione slitta al 2009, dal momento che gli utenti aziendali – preoccupati dai giudizi negativi su Vista – sperano ancora di “saltare” a Windows 7, per ora poco più che una chimera.
Sarà un caso che nella classifica delle novità hi-tech più deludenti del 2007, PC World collochi al primo posto – in base ai riscontri degli utenti – proprio Windows Vista?
Sull’intero scenario, infine, aleggia l’eterna ombra dell’interoperabilità, che affligge sia gli utenti Mac che PC. Vedremo cosa ci riserverà il 2008.