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Sempre più professionisti sfruttano la tecnologia per lavorare anche fuori casa: secondo quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Ict & Professionisti della School of Management del Politecnico di Milano, ammonta al 42% la percentuale degli ingegneri, commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro e architetti che utilizzano i dispositivi mobile per restare connessi e dedicarsi allo smart working fuori dalle mura dello studio.
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Una percentuale che mostra un crescente interesse dei professionisti verso le risorse tech che consentono di lavorare in mobilità ottimizzando il tempo e conciliando carriera e vita privata.
Se gli avvocati e i professionisti degli studi associati rappresentano le categorie maggiormente dedite allo smart working attraverso smartphone, tablet e notebook, anche i commercialisti e i consulenti del lavoro sono assidui utilizzatori delle più moderne App.
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Lo smartphone è in cima alla lista dei dispositivi più utilizzati, seguito da notebook e tablet e usato prevalentemente per controllare e gestire le email. Professionisti sempre più mobile workers, quindi, in linea con l’operato di manager italiani (precisamente il 47%) stando a quanto rivelato da una recente ricerca promossa da Regus.