L’utilizzo della tecnologia in ambito lavorativo può essere una buona opportunità per uno sviluppo consapevole ed intelligente.
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Lo mette in evidenza Virginia Ghisani, Associate Partner di Key2people Executive Search che ha condotto un’indagine sul ruolo del CIO e sulla sua relazione con la tecnologia. Secondo quanto scritto il CIO può valorizzare il suo lavoro tramite l’apporto digitale costruendo, per esempio, una buona leadership tecnica.
Essa diventa indispensabile per gestire i diversi aspetti tecnologici, per individuare le figure tecniche necessarie per le diverse esigenze e per gestire in maniera efficiente il rapporto con l’esterno. Queste esigenze derivano dal fatto che «l’offerta è più frammentata, vede nuovi e diversi interlocutori, le start up per esempio, è un’offerta sempre più internazionale, che corre molto veloce e che richiede quindi visione, curiosità, creatività, la capacità di aggregazione, la capacità di prendersi dei rischi».
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Bisogna quindi sviluppare un approccio più sperimentale, lavorando sulla propria modalità multi tasking. Competenze trasversali, internazionalismo, conoscenza approfondita del business sono gli aspetti che vengono presi in considerazione nella scelta di un nuovo CIO/IT. Le nuove opportunità di lavoro invece si creano soprattutto in situazioni di discontinuità. Nel dettaglio nell’75% dei casi si tratta di discontinuità di business, nel 20% c’è una discontinuità di top management e nel 5% dei casi vi è una variazione di assetto societario, ovvero integrazioni, fusioni.