Come deve essere quantificato il risarcimento del danno a favore di un dipendente che ha subito demansionamento? Secondo la Corte di Cassazione il valore dell’indennità deve corrispondere al calcolo dei giorni effettivamente “persi” dal punto di vista della professionalità.
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In altre parole, secondo quanto afferma la sentenza 18965/2014 , il risarcimento deve essere commisurato alle giornate durante le quali il “bagaglio professionale” è stato compromesso.
Protagonista della sentenza è un quadro aziendale al quale sono state affidate mansioni di poca rilevanza e tali da escludere anche la «Posizione di preposto che, sebbene non siano le uniche affidate ai quadri, sono certo quelle maggiormente qualificanti, rappresentative e gratificanti». Impegni che tenevano il dipendente occupato solo «poco tempo nell’ambito della giornata lavorativa».
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In casi come questi, una possibile indennità per la dequalificazione corrisponde alla metà dei compensi maturati per le giornate di effettiva attività.