Conosci il tuo nemico

di Chiara Basciano

3 Ottobre 2014 12:00

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L'articolo a firma di Riccardo Pastore illustra l'importanza della conoscenza dei competitor

Facendo un excursus sul concetto di benchmarking Riccardo Pastore, Southern Europe Head of Working Capital Optimization Practice di Lowendalmasai Italia, dimostra l’importanza di questa pratica intesa come conoscenza delle peculiarità dei competitor, utile a migliorare la propria organizzazione aziendale.

Pastore puntualizza che «Il benchmarking non deve essere considerato solo come uno studio o un’analisi dei competitor fine a se stessa. Infatti, le informazioni che si raccolgono da un’attività di benchmarking devono essere impiegate dall’azienda come base e spunto per il miglioramento delle proprie strategie e performance, per individuare i propri punti di forza e di debolezza, per stimolare tutti i livelli aziendali al raggiungimento di obiettivi comuni, in definitiva per la crescita del proprio business».

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Per indicare in maniera pratica come procedere viene quindi descritto l’esempio di una casa farmaceutica che ha sviluppato il benchmarking in quattro fasi, per la durata di dieci settimane: Benchmarking operativo (organizzazione, processi, sistemi); Benchmarking commerciale (termini e metodi di pagamento applicati); Benchmarking finanziario; Sintesi dei dati raccolti e osservazione.

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«Grazie a questo studio l’azienda ha ottenuto una chiara visione del proprio posizionamento e della propria maturità rispetto ai competitor e alle best practice di mercato. Il management aziendale ha quindi ricevuto uno strumento prezioso a supporto della definizione della propria strategia di sviluppo e miglioramento delle performance». È necessario quindi fare del benchmarking uno strumento di sviluppo, per capire cosa migliorare della propria azienda e definire delle linee guida.