Oggi ci sono numerosi gruppi, organizzazioni e mentori che sostengono i giovani imprenditori in diversi modi, sia in modo altruistico che a pagamento. Dalla creazione di una rete di contatti al finanziamento, alla condivisione di concetti ed esperienze e molto altro, un mentore può guidare un giovane dirigente nella sua fase iniziale e aiutarlo a costruire un’impresa di successo.
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L’approccio migliore di un mentore dovrebbe essere quello di costruire la fiducia attraverso il suo interesse per le idee del giovane dirigente e per il suo tipo di attività. Condividere le conoscenze sulle strategie iniziali e le esperienze personali, tra cui gli errori compiuti e i successi, può essere infatti di grande valore ed è qualcosa che ogni giovane startupper non deve sottovalutare.
Infatti, ascoltare le strategie di mercato e le esperienze di qualcuno esperto sul campo è fondamentale. Rivedere insieme a un mentore tutti i piani aziendali e porre le giuste domande aiuta il neoimprenditore a diagnosticare il proprio modello di business, e al contempo aiuta il mentore a interpretare le competenze e il talento dell’imprenditore.
Quindi, in cosa un mentore e/o consulente aziendale può contribuire allo sviluppo del giovane imprenditore?
- raccogliere le sue idee e dimostrare il valore di rimanere concentrati;
- sviluppare e consolidare il rapporto di condivisione delle esperienze;
- introdurre nuove idee che permettano all’imprenditore di arrivare a una soluzione;
- formarlo.
Un mentore deve tenere a mente che si trova in un ruolo di supporto ed è peraltro molto influente. Il giovane imprenditore può infatti essere un genio, avere un talento unico, ma sicuramente sarà inesperiente e non potrà sapere tutto: il mentore gli sarà dunque utile per suggerirgli delle idee o modifiche che potrebbero portare il suo business al successo.
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