Sicurezza e apertura per il colloquio ideale

di Anna Fabi

Pubblicato 25 Novembre 2014
Aggiornato 18 Febbraio 2020 15:07

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L?emotività fa brutti scherzi, per questo i consigli per un buon colloquio di lavoro servono sempre

Non esistono formule magiche per il colloquio di lavoro ideale, ma qualche consiglio può aiutare a non cadere in errori evidenti. Per questo arrivano sempre da più parti suggerimenti su come comportarsi.

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Prima di tutto non bisogna sottovalutare il primo contatto, sia tramite mail che tramite telefono bisogna cercare di essere il più possibile chiari, chiedendo tutte le informazioni necessarie, come il luogo del colloquio, l’orario, il nome di riferimento e la posizione per cui si è stati contattati. Non bisogna mai pensare “andrò e vedrò”, ma bisogna avere le idee molto chiare e dare l’impressione di essere sicuri e decisi.

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La prima impressione, si sa, è fondamentale, per questo l’abbigliamento deve essere idoneo al ruolo, classico o più casual a seconda delle circostanze, ma mai trasandati. La stretta di mano deve essere ferma e ci si deve sedere solo quando invitati a farlo. Mai dare del tu per primi, e mai arrivare in ritardo, ma neanche con troppo anticipo, dieci minuti sono l’ideale, il tempo di rilassarsi e studiare il luogo di lavoro. L’atteggiamento deve essere collaborativo e bisogna essere pronti a rispondere a domande generiche del tipo “mi parli di lei e delle sue esperienze”.

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Prendere appunti durante il colloquio mostra precisione e motivazione, mentre porre domande poco pertinenti o fare richieste per un lavoro che non si sa se verrà assegnato è sintomo di arroganza. Le domande invece si possono di solito porre a fine colloquio, in questo caso è bene chiarirsi dei punti interrogativi rimasti in sospeso, si darà anche l’impressione di avere le idee molto chiare.