Tutti i lavoratori guardano alla tecnologia come ad un’occasione di miglioramento del lavoro, ma sono soprattutto le soluzioni pratiche e tangibili ad interessare veramente.
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Secondo la ricerca condotta da Coleman Parkes Research, per conto di Ricoh Europe, i manager italiani appaiono molto interessati a tutti i dispositivi tecnologici e si dichiarano favorevoli ad utilizzarli, anche più dei colleghi europei, che appaiono più scettici.
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Nel dettaglio il 73% crede che nei prossimi dieci anni saranno utilizzati normalmente i dispositivi touch e il 47% i dispositivi sensoriali, capaci di trasmettere dati audio e video dirretamente al cervello.
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Altri elementi che sono considerati di sicuro utilizzo nel corso dei prossimi dieci anni, sempre se le normative, la sicurezza e i costi saranno di facile gestione, sono i sistemi di riconoscimento vocale, per il 65% degli intervistati, gli occhiali per la realtà aumentata per il 62%, i robot da ufficio per il 54%, gli ologrammi che sostituiscono le persone durante le riunioni per il 45%, i droni per il 49% e le comunicazioni Bluetooth tra cervelli per il 31%.
In generale le aziende di tutto il mondo mostrano grande attenzione nei confronti della tecnologia, ma ognuna mostra delle priorità a seconda del tipo di lavoro che svolge e quindi un interesse diverso a sviluppare determinati canali.