Posto fisso antica chimera

di Chiara Basciano

20 Gennaio 2015 13:00

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I giovani sognano in grande studiando duramente ma si accontentano di posti di lavoro umili

Che la differenza tra Nord e Sud non sia mai stata superata è chiaro, ma a sottolineare le differenze culturali arrivano numerosi sondaggi in materia di lavoro. Sono in particolare le nuove generazioni ad essere lo specchio di uno stato di fatto.

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La ricerca che anticipa l’uscita del libro “Jobs (f)Act” dell’avvocato Severino Nappi, assessore al Lavoro della Regione Campania mostra come i ragazzi del Nord siano più legati all’idea del posto fisso e meno propensi a spostarsi. Al Sud invece ancora si avverte l’eco di quei bisnonni pronti a partire per la terra promessa, sacco in spalla e tanta umiltà. E anche se il livello culturale è ormai di altissimo livello i ragazzi del Sud sono pronti ad accettare qualsiasi cosa pur di lavorare.

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La consapevolezza di doversi trasformare in un migrante cresce con loro e non si spaventano a partire per altre città. Come mostra il sondaggio il 67% dei campani è disposto a lasciare la propria città nella speranza di trovare un impiego, il 61% dei ragazzi calabresi, il 58% dei siciliani e il 55% dei pugliesi.

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Non molto diversa la situazione nel resto dell’Europa se anche nella ricca Germania i ragazzi si accontentano di lavori poco qualificati per il loro livello. Severino Nappi commenta «Tanti, ormai, scelgono la libera professione, tante le start up innovative nel mondo dell’impresa, tanti coloro che non si fanno demotivare dalla crisi ma la sfidano, con intelligenza e senza lamentarsi. Insomma, giovani concreti, che cercano di costruirsi da soli il proprio futuro».