Il 2015 sarà caratterizzato da una crescita delle assicurazioni inerenti il ramo vita, confermando il trend positivo del 2014 sottolineato dall’Ania (Associazione nazionale per le imprese assicuratrici). Ad aumentare sarà la raccolta di premi sulle polizze vita, e questo accadrà nonostante la recente normativa introdotta dalla Legge di Stabilità che prevede la tassazione dei proventi al 26%.
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A subire cambiamenti è il regime fiscale delle somme percepite dai beneficiari in caso di morte dell’assicurato: l’esenzione Irpef si applica solo alla copertura del “rischio demografico”, vale a dire la differenza tra la durata della vita dell’individuo e la durata media della vita della popolazione.
La Legge della Stabilità, quindi, ha stabilito che a partire dal 2015 siano sottoposti a tassazione i rendimenti delle polizze vita che prevedono anche il caso di decesso tra le cause che danno diritto all’indennizzo (comma 658).
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La novità sulla tassazione riguarda precisamente le polizze miste e non i proventi che derivano dalle assicurazioni “temporanee caso morte”, dove la copertura del rischio demografico è pari al 100% ed è prevista l’esenzione per tutto i capitale.