L?importanza dell?energy manager

di Chiara Basciano

30 Gennaio 2015 12:00

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Novità burocratiche sottolineano il valore di una figura professionale che dovrebbe essere centrale nelle aziende

L’importanza dell’energy manager, soprattutto nelle grandi aziende, è sottolineata dalle ultime novità introdotte dal Ministero dello sviluppo economico che tendono a semplificarne le nomine.

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Grazie alla collaborazione con Fire si è arrivati a snellire i processi, si dirà infatti addio alle circolari ministeriali del 1192 e 1993 annullando la vecchia modalità di nomina via raccomandata e introducendo l’utilizzo obbligatorio della posta elettronica certificata.

Inoltre dal 2016 le procedure verranno ulteriormente semplificate tramite l’introduzione di una piattaforma web il cui compito sarà quello di gestire le scadenze, i rapporti e le statistiche in materia di risparmio energetico. Maggiore serietà della figura dell’energy manager sarà raggiunta grazie all’obbligatorietà di comunicare i consumi energetici, che rimarranno comunque privati, divisi per fonte/vettore. Ciò porterà ad una visione più completa dell’utilizzo dell’energia delle grandi aziende, permettendo di avere statistiche più complete.

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Il Fire, nella circolare del 18 dcembre 2014, inoltre ricorda l’importanza dell’energy manager, descritta come figura con funzioni di supporto al decisore in merito all’utilizzo efficiente dell’energia. In Italia purtroppo non ha un ruolo così centrale e spesso, anche in aziende di grandi dimensioni, non esiste una figura che si occupi esclusivamente di energia, cosa che troppo spesso ne inficia la qualità del lavoro.