I manager conoscono realmente le esigenze dei loro collaboratori? Riescono a capire sempre se l’equilibrio lavoro-famiglia dei dipendenti è sotto il livello di guardia?
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Sebbene tutelare il benessere dei lavoratori, garantendo un sano work-life-balance, sia un dovere dei datori di lavoro, non sembra questi ultimi percepiscono le difficoltà della forza lavoro.
Spesso, infatti, i dipendenti lamentano di non avere abbastanza tempo da dedicare al privato, soprattutto se la quotidianità li vede perennemente connessi e in contatto con la sfera professionale grazie ai dispositivi mobile. La tecnologia è spesso sotto accusa, rea di prolungare la giornata lavorativa soprattutto se i boss si aspettano che i collaboratori siano raggiungibili sempre e dovunque.
Quali strategie hanno a disposizione i manager per favorire una maggiore conciliazione dei tempi? Un ottimo inizio è rappresentato da una richiesta molto semplice, vale a dire chiedere agli stessi dipendenti che cosa significa per loro la “flessibilità” sul lavoro: se alcuni preferirebbero lavorare da casa periodicamente, altri potrebbero optare per ripartire l’orario settimanale in modo da inserire attività extra lavorative.
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Allo stesso tempo, prima di inviare un’email fuori orario ai lavoratori (ad esempio la sera tardi), sarebbe opportuno specificare se si tratta di una richiesta urgente oppure no, lasciando maggiore libertà al destinatario.