Csr Manager, professione e opportunità future

di Teresa Barone

2 Marzo 2015 10:00

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Csr Manager tra formazione, opportunità professionali e prospettive future nelle aziende nazionali: lo studio promosso da CSR Manager Network.

Qual è il ruolo del Csr manager oggi, come è stato il percorso compiuto finora e quali potrebbero essere le prospettive future alla luce di quanto offrono le aziende nazionali: sono tutti interrogativi ai quali ha cercato di rispondere una ricerca recente promossa da Csr Manager Network con la collaborazione dell’Università Cattolica Altis e dell’Università degli Studi di Milano.

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Lo studio “Il ruolo del Csr manager: vissuti professionali e prospettive future”, stato presentato il 24 febbraio alla Cattolica, mette in evidenza come nonostante aumenti la richiesta di queste figure professionali chiamate a promuovere una cultura della sostenibilità nelle aziende senza compromettere il business, spesso la loro crescita sia limitata dalla congiuntura economica poco favorevole.

Grazie alla possibilità di frequentare percorsi formativi ad hoc, questi possono sviluppare le competenze indispensabili per svolgere il loro compito in azienda, acquisendo abilità che non possono prescindere dall’ambito manageriale, come afferma il presidente di Csr Manager Network Fulvio Rossi (e come apprendiamo da Repubblica.it):

«Chi ricopre questo ruolo non deve perciò necessariamente avere delle competenze approfondite in un singolo settore, ma piuttosto deve essere capace di leggere trasversalmente l’organizzazione aziendale, di individuare le tematiche di sostenibilità rilevanti e il loro nesso strategico con il business.»

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Per quanto riguarda l’inquadramento economico, il Csr manager aspira generalmente a posizioni dirigenziali la sua retribuzione media è pari a 79mila euro lordi annui (grazie alla componente variabile il compenso complessivo può raggiungere i 120mila euro).