Le soft skill che fanno la differenza

di Anna Fabi

Pubblicato 4 Marzo 2015
Aggiornato 19 Marzo 2019 12:57

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Le capacità personali che fanno la differenza nella selezione del personale.

Scrivere il curriculum in maniera ineccepibile vuol dire da un lato non tralasciare nessun punto e dall’altro cercare di renderlo accattivante. Il modo migliore per farlo è mettere in evidenza le proprie attitudini personali, per dirla all’inglese le soft skill.

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Queste devono essere evidenziate sia nel curriculum che si invia sia sui propri profili social, infatti la selezione del personale sta diventando sempre più legata ai canali digitali. Adecco, per aiutare i candidati, ma anche i selezionatori, ha creato lo strumento della Skill Licence, una licenza di certificazione delle soft skill del candidato in somministrazione e ha inoltre messo in evidenza le soft skill maggiormente richieste.

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In particolare appaiono: la propensione alla leadership, utile soprattutto per i ruoli di gestione del personale e di comunicazione, soprattutto ai fini della vendita di strumenti e servizi. Seguono la capacità organizzativa e la gestione delle scadenze, necessari per i ruoli amministrativi e di contabilità.

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La tolleranza allo stress è utile per qualsiasi profilo ma appare punto fondamentale per quei profili che lavorano in scadenza continua e può fare davvero la differenza al momento della selezione. La propensione ai rapporti interpersonali non serve solo in caso di lavori col pubblico ma anche per intessere relazioni professionali sane e rilassate. Infine viene indicata l’adattabilità, elemento utile in ogni circostanza e che implica saper essere ricettivi e saper ascoltare, soprattutto quando ci si trova all’inizio della propria carriera.