Sono ancora troppo poche le donne che occupano posizioni apicali nella sanità. È la considerazione espressa dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in occasione della sua visita al reparto per la Tutela della salute della donna del Policlinico Gemelli di Roma.
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Una situazione che, tuttavia, potrebbe migliorare con il potenziamento della presenza rosa in ambito dirigenziale, un obiettivo reso possibile anche attraverso l’introduzione di criteri meritocratici nella selezione della classe dirigente, auspicato dallo stesso Ministro.
È Beatrice Lorenzin, infatti, ad annunciare l’inserimento nel Dl Madia di un emendamento finalizzato a tale scopo:
«Sono tante coloro che lavorano in questo comparto ma in proporzione pochissime diventano primari o direttori sanitari. É proprio per invertire questo trend che ho presentato un emendamento al Dl Madia per garantire una selezione su basi realmente meritocratiche e non più politiche. Sono convinta che in questo modo le donne con incarichi di rilievo aumenteranno e saranno di più anche gli uomini validi. Vogliamo avviare una nuova fase in cui sia decisiva la misurazione delle performace e degli obiettivi.»
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Il Ministro, inoltre, ha sempre manifestato un impegno costante nella promozione della parità tra i sessi in ambito sanitario: lo scorso luglio ha siglato il decreto di nomina del Consiglio Superiore della Sanità composto per il 50% da consiglieri di sesso femminile (in precedenza le donne erano 3 su 40), ai sensi dell’articolo 27 del Dl n. 90 (24 giugno 2014).