Stabile la situazione occupazionale per il secondo trimestre del 2015, a livello generale permane però il segno negativo. Ad evidenziarlo è la ricerca condotta da ManpowerGroup che ha analizzato la situazione nel dettaglio.
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Le prospettive occupazionali scendono di un solo punto rispetto al trimestre precedente ma appaiono stabili rispetto allo stesso periodo nello scorso anno, con una previsione generale che si attesta a quota -6%. L’83% dei datori di lavoro afferma che entro giugno la situazione delle assunzioni rimarrà invariata, mentre il 10% afferma che effettuerà dei licenziamenti. Solo il 6% prevede di effettuare delle nuove assunzioni.
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I settori considerati in questo momento trainanti appaiono agricoltura, caccia, selvicoltura e pesca, con un 10% in più e, anche se con un timido +2%, elettricità, gas e acqua. Al contrario i settori più deboli sono costruzioni con ben il -27% e trasporti e comunicazioni, con -11%. In generale tendono ad assumere soprattutto le grandi aziende, quelle con più di 250 dipendenti, mentre le micro aziende, con meno di 10 dipendenti, sono più propense al licenziamento.
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A livello globale i paesi con maggior possibilità di impiego sono Taiwan, con +45% e India, con +38%. Tra i 42 paesi intervistati l’Italia arriva ultima, con il suo -6%, preceduto dal Brasile, con -1% e dall’Austria, con +1%.