La riforma della Pubblica Amministrazione del ministro Marianna Madia si concentra sulle nomine dei manager. Per le nomine dei manager pubblici e la composizione dei consigli di amministrazione il Tesoro dovrà sempre e comunque rimettere la scelta al Consiglio dei ministri.
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La riforma se approvata rafforzerà il potere di Palazzo Chigi anche per quanto riguarda la vigilanza sulle Agenzie nazionali. L’emendamento prevede di rivedere la vigilanza “al fine di assicurare l’effettivo esercizio delle attribuzioni della presidenza del Consiglio”.
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Dall’emendamento presentato dal relatore Giorgio Pagliari si legge che:
“I procedimenti di designazione o di nomina di competenza, diretta o indiretta, del governo o dei singoli ministeri. In modo da garantire che le scelte, quand’anche da formalizzarsi con provvedimenti di singoli ministri, siano oggetto di esame in Consiglio dei ministri”.