Più concentrazione, energia e produttività: tre vantaggi che derivano da concedersi pause regolari durante la giornata lavorativa, brevi break indispensabili per tenere lontano lo stress e potenziare la propria efficienza.
=> Il decalogo del lavoro virtuale
A sottolinearlo è Regus, che offre spunti interessanti di riflessione indagando sulle abitudini dei lavoratori italiani: se il 29% fa coincidere la pausa con il caffè, il 21% si concede una passeggiata e il 17% si ricarica cambiando semplicemente mansione da svolgere, dedicandosi temporaneamente a un altro impegno.
A essere apprezzate sono anche le chiacchiere con i colleghi (segnalate dal 14%) e la navigazione in Rete, chiamata in causa dall’11% degli intervistati.
Per quanto riguarda la durata della concentrazione durante il lavoro, invece, il 70% del campione interpellato afferma di abbassare la soglia dell’attenzione solo dopo le tre ore di attività, mentre per il restante 30% anche un tempo superiore non comporta cedimenti e distrazioni.
In ogni caso, l’attività lavorativa è sempre più spesso svolta al di fuori delle mura dell’ufficio, come spiega Mauro Mordini, Country Manager di Regus Italia:
«Diversi indicatori e ricerche evidenziano che, a seguito delle nuove tecnologie e alle connessioni di rete, l’approccio al lavoro, inteso come ufficio e orario tradizionale, sta cambiando rapidamente. Pertanto, manager e professionisti si trovano ad essere sempre più connessi e operativi riuscendo a lavorare in modo flessibile da remoto e quando ne hanno la necessità, indipendentemente dal luogo dove si trovano. Il nostro network globale di business center consente loro di poter operare in luoghi professionali e riservati sfruttando al massimo tutti i benefici di incremento della produttività offerto dalle nuove tecnologie.»
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