Multitasking sul lavoro: molteplici gli studi sull’utilità di questa capacità. Le idee che hanno i lavoratori sul multitasking sono molteplici. Da una parte si trovano coloro che pensano che il multitasking sia utile per aumentare la produttività, ritenendolo un metodo efficace per mantenere il cervello sempre attivo e efficiente, dall’altra parte troviamo tutti coloro che vedono il multitasking sul lavoro come una cosa controproducente ed, inoltre, pensano che questa abitudine faccia male sia a sé stessi che al proprio lavoro. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo.
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Partiamo dal fatto che il multitasking potrebbe essere utile in alcune circostanze, ma bisogna valutare bene quali. Secondo quanto emerso da diversi studi effettuati sui lavoratori che sfruttano il mutitasking durante il lavoro, questi sono risutati svolgere le loro mansioni in maniera peggiore. Il motivo è chiarissimo: le troppe distrazioni.
Molte volte chi si definisce un abile multitasker è semplicemente una persona che non riesce a concentrarsi su una sola cosa. Sembra che a ricorrere al multitasking siano sopratutto coloro che si annoiano quando si concentrano su un solo compito e, quindi, cercano stimoli in altre attività.
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Tutto ciò potrebbe portare a pensare che chi è capace di dilettarsi in più cose nello stesso tempo è più intelligente e capace: assolutamente no! La concentrazione è essenziale che sia sempre incentrata su un solo compito, questo sì che consente di ottenere degli ottimi risultati. Una nota importante da capire è che nel lavoro è fondamentale essere abile in più cose, ma è anche cruciale concentrarsi su ognuna singolarmente, per farle bene.
Nonostante questa considerazione possa risultare condivisibile, il multitasking è destinato a rimanere ancora per molto un argomento controverso.