L’ansia del licenziamento

di Francesca Vinciarelli

4 Maggio 2015 15:00

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La paura di essere licenziati può rovinare il proprio percorso lavorativo, ecco allora come combatterla.

Quando si lavora si hanno molte ansie e paure, ciò può essere dovuto dall’ambiente di lavoro che si vive, dai rapporti con il capo e i colleghi, dal peso degli obbiettivi da portare a termine e da tutte quelle cose che circondano il mondo del lavoro. La paura di essere licenziati è la paura più comune tra i lavoratori. Il tutto viene aggravato dalla situazione economica attuale, mantenersi stretto il proprio posto di lavoro è quindi vissuta come una lotta giornaliera. Inoltre molte persone pensano alla vergogna e ad tutte le problematiche da affrontare se la paura diventasse una realtà.

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Inutile dire che se l’ansia diventa insostenibile fa male sia al rendimento sul lavoro che alla propria salute ed il tutto potrebbe poi portare ad un vero licenziamento.

Bisogna saper essere positivi e capire che l’eventualità di essere licenziati non è così imbarazzante come si pensa. Al giorno d’oggi essere licenziati non significa automaticamente non essere capaci. Ad esempio le problematiche che possono crearsi in un azienda che licenzia il personale, con la crisi in corso, sono molteplici e non c’entrano quasi mai con le capacità del dipendente. Avere comunque la capacità a cogliere inoltre le note positive da un eventuale licenziamento, nonché crescere, reinventarsi, imparare e aggiornarsi, può essere molto utile.

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Infine per non abbassare la propria produttività, ci si deve concentrare sui progetti e sulla propria situazione attuale, pensare troppo alle problematiche di un licenziamento che probabilmente non ci sarà mai, farà soltanto perdere concentrazione e tempo.