La trasformazione dell’assetto lavorativo sta cambiando, la tecnologia infatti interviene sulle gerarchie, scardinandole e creando nuovi equilibri. Entrano in connessione persone di comparti diversi e luoghi diversi grazie ad una comunicazione molto più facile e veloce.
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Tutto ciò influenza anche la gestione dei talenti. Il lavoro delle risorse umane diventa da un lato più complicato, data la mole di dati disponibili per ogni persona, ma dall’altro più capillare, consentendo una gestione dei talenti più corrispondente alle vere qualità del dipendente.
Secondo Accenture il 44% delle aziende intervistate tende ad utilizzare un modello nuovo di lavoro, per cui persone provenienti da diversi settori vengono raggruppate per un determinato progetto per poi essere spostate altrove. Un modello fluido quindi che mette sotto pressione il settore HR, costretto ad essere più attento.
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Per questo gli strumenti tecnologici possono essere un valido aiuto, permettendo una gestione ordinata di tutte le informazioni. Dall’ultimo arrivato di Cornerstone OnDeamand, Cornerstone Insight, “una suite di dashboard di analytics predittive che applica sofisticati algoritmi ai dati relativi al personale, consentendo ai manager di usare al meglio i dati per assumere, formare, gestire e trattenere i talenti” a Talent Q, una serie di test psicometrici per valutare i dipendenti.
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La ricerca di Accenture assicura che le aziende che utilizzano gli strumenti giusti vedono aumentare la loro produttività dell’80%, intraprendendo quella che sembra essere la solo strada possibile per la gestione dei talenti.