Il dirigente che vale

di Francesca Vinciarelli

25 Maggio 2015 13:00

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I dirigenti che pensano di fare un buon lavoro ma invece fanno molti errori, ecco cosa fa la differenza per un buon dirigente.

Molti dirigenti si definisco i migliori ma non sempre questo pensiero rispecchia la realtà. Per essere un buon dirigenti bisogna avere delle caratteristiche specifiche all’altezza di ogni situazione.

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Una delle capacità è quella di essere in grado di districarsi in qualsiasi lavoro, ma non solo deve avere le capicità di conoscere anche il lavoro delegato ai propri collaboratori. Questo perché molto spesso può darsi che serva l’aiuto del dirigenti, se quest’ultimo non riesce a sviluppare il lavoro dato, il dirigente perde credibilità ed inoltre si potrebbe trovare in grande difficoltà nella gestione del progetto. Inoltre con il rapporto con i collaboratori deve sapere mantenere delle eccellenti relazioni, aiutandoli a comprendere i compiti e supportandoli nei momenti di difficoltà. Essere un dirigente tiranno non significa essere un dirigente valido, ma serve solo a nascondere delle fragilità e delle incompetenze.

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Infine deve ottenere degli ottimi risultati anche quando delega i compiti, ciò può avvenire solamente se il rapporto con i suoi collaboratori sin dall’inizio è stato basato sulla professionalità. Questo significa che il dirigente non deve imporre i lavori da fare, ma deve comunicare semplicemente ai propri collaboratori i compiti da svolgere, se i collaboratori hanno stima del proprio dirigenti e sono state messe bene in luce le capacità del collaboratore, il lavoro verrà fatto automaticamente bene, senza il bisogno di imposizioni da parte del dirigente.