La trasformazione digitale implica un nuovo modo di lavorare in ogni settore. Per questo le risorse umane devono imparare a guardare ai diversi ruoli con occhio nuovo. La ricerca condotta dall’Osservatorio HR Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano ha analizzato lo scenario, individuando le figure che saranno maggiormente ricercate nel corso dei prossimi mesi.
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Nel dettaglio i settori maggiormente colpiti dalla trasformazione digitale saranno il Marketing (48%), l’IT (47%) e la Direzione risorse umane (47%) mentre i ruoli, come si legge dalla rapporto, “l’eCRM & Profiling Manager: il 17% delle aziende del campione se ne doterà per migliorare l’efficacia della relazione con la clientela attraverso il Customer Relationship Management. Segue il Digital Marketing Manager, introdotto dal 14%, figura che ha il compito di gestire e ottimizzare le interazioni digitali con consumatori e prospect attraverso i canali social, web e mobile, nel rispetto degli obiettivi di vendita e di marketing e coerentemente con la brand reputation dell’azienda. Stessa percentuale (14%) per il Chief Innovation Officer, che propone modelli innovativi per il business dell’impresa per sfruttare al meglio la rivoluzione digitale”.
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Ma una delle più importanti novità è rivedere le soft skills, che dovranno essere improntate al digitale per permettere un’evoluzione globale dell’azienda. In questo contesto alle Risorse umane si richiede un approccio nuovo, capace di tener conto della trasformazione digitale, che rende il lavoro più flessibile nello spazio e nel tempo e cambia il concetto di leadership, per questo dovrà allineare la strategia della Direzione HR con quella industriale, promuovere e diffondere a tutti i livelli dell’organizzazione una nuova cultura digitale, utilizzare il digitale per ridisegnare i processi di Talent Management.