Entro il 30 giugno le banche, come anche gli uffici postali, dovranno comunicare al Fisco il valore corrispondente alla giacenza media dei conti correnti dei correntisti (per le operazioni svolte nel 2014), vale a dire la media di quanto ogni cliente ha tenuto in deposito sul suo conto.
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A sancire l’obbligo è l’Agenzia delle Entrate al fine di contrastare l’evasione fiscale e stanare eventuali evasori, monitorando anche questo parametro per verificare l’esistenza di incongruenze.
Un dato in più da trasmettere al Fisco, quindi, che si aggiunge all’importo complessivo degli accrediti e degli addebiti relativi al medesimo anno.
La giacenza media si calcola sommando le giacenze per ogni giorno dell’anno preso in considerazione e dividendo il totale per 365.
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Il dato deve essere indicato nel modello ISEE e influisce nella determinazione della DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica che permette di accedere a prestazioni assistenziali e agevolazioni per il sostegno al reddito.