Parlare in pubblico? lasciando il segno

di Teresa Barone

10 Giugno 2015 10:00

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Sentimento, storytelling ma non solo: il bravo oratore fa pause di 8 o 10 secondi?

Rendere un discorso memorabile: questa è la finalità principale di un oratore che si appresta a esporre un’idea o un progetto in pubblico.

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Qualsiasi siano i contenuti da comunicare, infatti, per essere ricordati e persuadere gli ascoltatori  indispensabile essere certi di lasciare il segno a lungo.

Arricchire il discorso con alcuni fatti o episodi insoliti accattivanti, ad esempio, può aiutare a raggiungere questo scopo, sorprendendo gli interlocutori e catturando l’attenzione.

Altrettanto importante è cercare di far emergere un’emozione vera e genuina, evitando di celare i propri sentimenti mostrandosi freddi e distaccati.

Una strategia utile nel public speaking, inoltre, si basa sulle pause: sono assolutamente necessarie ma, per stimolare l’interesse di chi ascolta, devono durare otto o dieci secondi. Una durata inferiore, infatti, potrebbe far pensare che l’oratore ha qualche difficoltà nel riordinare ed esprimere le idee.

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Ecco un ultimo consiglio: porre le domande senza dare le risposte (anche ammettendo di non conoscerle), aiuta a ottenere credibilità e a stimolare il pensiero critico altrui.