Essere un buon leader non vuol dire esserlo in un modo solo, a seconda del carattere si può essere più pronti allo scambio e alla condivisione o più propensi al comando.
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A seconda del contesto un tipo di leadership può funzionare o meno ma è bene sempre mettersi in discussione, puntando a creare un ambiente di lavoro sereno e quindi produttivo. Gli esperti hanno individuato quattro diversi tipi di leadership, ognuno caratterizzato da pregi e difetti.
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Il primo è il leader del consenso, il cui obiettivo è avere l’apprezzamento di colleghi e dipendenti. Questa tipologia funziona bene quando i ritmi sono più lenti e si può lavorare con calma, per costruire relazioni positive. Presuppone uno scambio costante e una condivisione delle problematiche continua. Il leader democratico invece si confonde meno con i dipendenti, ma riesce comunque a stabilire un clima tranquillo, fatto di scambio e propenso alla discussione. Di solito pone le questioni più urgenti al voto ma mantiene comunque un controllo sul team.
Il leader consultivo basa il suo lavoro sui dati oggettivi e fa un lavoro molto concreto, per questo questo approccio è utile quando bisogna risolvere problemi importanti ed urgenti. Non dimentica comunque l’opinione dei dipendenti, chiamati ad esprimere le loro idee.
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Infine il leader autoritario è quello dal risultato più incerto. Tende a prendersi tutte le responsabilità e ad agire da solo, assegnando i compiti senza ascoltare il parere dei dipendenti. Questo tipo di carattere può portare al completo fallimento ma in alcuni contesti riesce a tenere in mano la situazione avviandola al successo.