Multitasking, aiuta?

di Francesca Vinciarelli

10 Luglio 2015 15:00

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Il multitasking sul lavoro può essere dannoso, ecco perché.

Intorno al multitasking ruotano falsi miti e false convinzioni, alcuni manager e lavoratori non riuscirebbero a lavorare senza questa abitudine, altri non ci provano e non ci hanno mai provato. Il multitasking consiste nel fare più attività in contemporanea.

=> Multitasking si o no?

Ma questa abitudine non aiuta in nessun modo la produttività, abbassa la concentrazione ed inoltre aumenta lo stress e la stanchezza. Molto spesso si è parlato di quanto il multitasking non aiuta in nessun modo il lavoro, queste parole da qualche anno sono diventate una realtà, questo perché alcuni studi hanno dimostrato quanto il multitasking distrugge nel tempo il lavoratore. Inoltre per quanto riguarda il lavoro, saltare in continuazione da un’attività all’altra fa perdere concentrazione, capacità mnemonica e organizzativa. 

Per fare bene un progetto serve concentrazione, naturalmente se si vuole completare in maniera eccellente. Può essere facile chiamare, mandare un e-mail, salutare un collega e nel mentre vedere il progetto in cui si sta lavorando. Se il lavoratore ha le capacità basilare per completarlo, probabilmente lo concluderà, ma come?

=> La battaglia del multitasking 

Chi è convinto che il multitasking aiuti il lavoro, dovrebbe valutare un compito fatto mentre si fanno altre mille attività ed un lavoro mentre ci si concentra solo su quello. Una buona organizzazione serve per usufruire al meglio del tempo, inoltre  può evitare di imbattersi in un inutile e dannoso multitasking.