Chi percepisce una pensione elevata dovrebbe offrire un contributo di solidarietà per finanziare le pensioni più flessibili: lo ha sottolineato il Presidente dell’INPS Tito Boeri, illustrando i punti focali della riforma del sistema pensionistico.
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«Crediamo sia giusto chiedere a chi ha redditi pensionistici elevati, in virtù di trattamenti molto più vantaggiosi di quelli di cui godranno i pensionati del domani, un contributo al finanziamento di uscite verso la pensione più flessibili. Servirà anche per aiutare quelle generazioni di lavoratori che hanno avuto la sfortuna di imbattersi nella crisi sul finire della propria carriera lavorativa.»
Una posizione che, tuttavia, non trova il consenso di Manageritalia, che attraverso le parole del presidente Guido Carella sottolinea che:
«I pensionati con importi più elevati fanno già solidarietà e in grande quantità, dopo averla, peraltro, fatta sempre e abbondantemente. Basti pensare che, come si evince dal rapporto Inps 2014, i pensionati con un assegno mensile lordo di importo pari o superiore a 3.000 euro sono il 5% del totale e assorbono il 15% della spesa, ma contribuiscono per ben il 40% alla quota dell’Irpef versata dalle pensioni (circa 52 miliardi di euro). A questo si aggiunge che per avere le pensioni più alte devono avere dichiarato nel corso della loro vita lavorativa redditi elevati e quindi versato all’erario con aliquote progressive maggiori facendo da sempre tanta solidarietà.»
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