Molti lavoratori vivono con la paura di essere licenziati, ma se si evitano alcuni comportamenti si può vivere il lavoro con molta più tranquillità.
Al giorno d’oggi le cause di un licenziamento possono essere anche di tipo economico, se però la situazione dell’azienda dove si lavora non ha questo problema, non bisogna preoccuparsi. L’importante è conoscere le cause per cui si può essere licenziati e stare lontano da quei comportamenti che potrebbero interrompere il proprio percorso lavorativo.
=> L’ansia del licenziamento
Ogni lavoratore ha dei problemi nella propria vita privata e molto spesso sperano di trovare un appoggio tra i colleghi, per sfogare tutti i propri disagi. I problemi personali devono rimane fuori dall‘ambiente di lavoro, non bisogna raccontare durante il lavoro le proprie disgrazie agli altri colleghi, questa abitudine fa male sia a se stessi sia al lavoro che si sta svolgendo, inoltre a lungo andare può dare fastidio ai colleghi ed ai superiore. Inoltre non sono vietati solo i problemi, ma sono vietate tutte le eccessive chiacchiere durante il lavoro. Distrarsi il continuazione porta a svolgere i lavori male, quando si sbaglia troppe volte il capo potrebbe infastidirsi e pensare al licenziamento, per questo è essenziale capire quando è il momento della pausa e quando è ora di concentrarsi e lavorare.
La produttività sul posto di lavoro è fondamentale, tutte le distrazione che possono andare ad abbassarla, devono essere eliminate. Le pause sono un diritto del lavoratore, ma nelle ore e nel momento giusto. Alzarsi ogni momento per il caffè, per la sigaretta, per una chiamata non è l’atteggiamento giusto se non si vuole essere presi di mira dal proprio capo.
=> Come superare un licenziamento
Avere paura del licenziamento può far lavorare male, ma essere troppo sicuri del proprio posto, può danneggiare nello stesso modo. Questo perché ci si sente liberi e in diritto di poter fare ciò che più pace. Per questo è importante impegnarsi nel proprio lavoro e portare a termine i propri obiettivi e progetti, più per se stessi che per il proprio capo.