La dichiarazione di illegittimità riferita a 800 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, da parte della Corte Costituzionale, sta letteralmente bloccando le verifiche fiscali e rischia di ridurre sensibilmente il gettito che ogni anno arriva dagli accertamenti.
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Al momento il mancato recupero di risorse relativo alla lotta all’evasione fiscale ammonta a un miliardo e mezzo di euro, mentre il controllo fiscale è fermo al 18% (dovrebbe essere già al 30%).
A procedere con lentezza sono anche i rimborsi IVA attesi da i contribuenti, mentre si moltiplicano le richieste di accesso agli atti per effettuare la verifica delle firme ed eventualmente annullare i documenti sottoscritti dai dirigenti illegittimi.
La situazione è stata dichiarata insostenibile anche da parte di Rossella Orlandi, a capo dell’Agenzia delle Entrate, soprattutto in riferimento alla carenza di dirigenti nelle sedi di alcune Regioni, come la Lombardia.
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Per quanto riguarda il concorso, un emendamento al decreto sugli Enti Locali prevede che attraverso la selezione per l’assunzione di nuovi dirigenti possano essere “riempite” 580 posizioni vacanti su richiesta dell’Agenzia delle Entrate.