Il licenziamento può portare depressione, ma non solo, le persone licenziate tendono ad isolarsi, dandosi continuamente colpe sul licenziamento.
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Tutto ciò se non viene controllato può portare a vivere conseguenze gravi, sia per la propria vita e sia per un futuro ruolo lavorativo.
Naturalmente trovarsi senza lavoro vuol dire anche non avere più uno stipendio, per molte persone ciò significa dover affrontare con sforzi e fatica i giorni dopo il licenziamento.
Ma di certo abbattersi non porterà a ritrovare un nuovo lavoro in breve tempo, per questo la regola principale è quella di rimboccarsi le maniche subito dopo il licenziamento.
Bisogna sapere accettare e capire con reale valutazione il motivo del licenziamento, la crisi che sta attraversando l’Italia colpisce tutti i settori, molto spesso i licenziamenti avvengono per problemi di soldi, le aziende si trovano costrette a fare dei tagli del personale, la maggior parte delle volte il licenziamento non è assolutamento collegate alle capacità del lavoratore interessato.
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Nel caso in cui il motivo del licenziamento è una propria mancanza oppure un proprio errore è fondamentale fare di tutto per migliorarsi. Ad esempio potrebbe essere utile frequentare dei corsi di aggiornamento.
Può essere normale vivere i primi giorni nello sconforto, ma questo tempo non deve prolungare, tutti gli errori posso essere recuperati, bisogna quindi prendere il licenziamento come un motivo di cambiamento e come un opportunità per migliorarsi o anche reinventarsi.
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Inoltre è fondamentale non isolarsi, i contatti e le persone conosciute nel lavoro, possono essere un aiuto per trovare un nuovo impiego.
Se invece si hanno le possibilità, si può usare il licenziamento come un periodo per ritrovare se stessi e per ricaricare l’energia. Oppure per viaggiare, migliorare la lingua può essere sempre utile all’interno del lavoro, inoltre vivere altre realtà e abitudini aiuta la propria mente a rimanere sempre attiva.