Tivoli Identity Manager 5.0 è il nuovo prodotto con cui IBM punta a migliorare la gestione degli accessi alla rete e ai contenuti aziendali. Ma non solo.
Il product manager Chris Bauserman ha infatti svelato il vero ruolo di Tivoli nei piani di Big Blue: «con la crescente importanza assunta dalla compliance, controllare chi ha accesso alle informazioni diventa un problema di business, non più un semplice problema di sicurezza IT».
La nuova versione di Tivoli ID Manager rappresenta perciò un importante passo in quella che è la nuova strategia di IBM per il 2008, volta a ridisegnare gli strumenti di sicurezza aziendale per adattarli al linguaggio dell’impresa.
Per questo tutti gli strumenti che regolano i diritti di accesso sono stati tradotti in un linguaggio comprensibile da manager, addetti al marketing e tutti i dipendenti che hanno poca confidenza con l’informatica. Così «tutti possono capire veramente cosa possono e non possono fare con i diritti assegnati».
Come si traduce, nella pratica, il nuovo approccio di IBM? Anzitutto con wizard semplificati, che guidano l’utente in ogni operazione, grazie anche a best practice e template sviluppati per abbattere la curva di apprendimento dei nuovi utenti.
Alcune funzioni di Tivoli sono state poi completamente automatizzate, come la creazione di nuovi account, che vengono gestiti in modo centralizzato in modo tale che le policy impostate valgano per tutte le applicazioni in uso nell’azienda: ogni volta che il programma rileva accessi non rispondenti ai diritti impostati dall’amministratore, li blocca automaticamente.