Colloquio: le domande atipiche

di Anna Fabi

Pubblicato 14 Settembre 2015
Aggiornato 18 Febbraio 2020 15:05

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Le variabili del colloquio includono domande diverse dal solito, eccone alcune.

Affrontare un colloquio mette sempre agitazione, essere esaminati non è cosa piacevole. Essere preparati però aiuta a tenere sotto controllo lo stress. Di solito il colloquio si articola nell’esame del curriculum e in domande abbastanza classiche riguardanti la carriera, ma ce ne sono alcune che non sono per niente scontate eppure, secondo gli esperti, si ripetono spesso.

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Conoscerle e sapere come affrontarle può aiutare ad avere maggiore serenità. Una domanda potrebbe essere: “Tra le competenze che possedere quali possono avere un impatto fin dal primo giorno?”. La domanda potrebbe mettere in imbarazzo, per questo è bene individuare le caratteristiche più importanti che si posseggono in relazione al tipo di lavoro per cui ci si sta presentando. Altra possibile domanda è: “Sapete risolvere problemi?”. Questo non significa che stiano pretendendo da voi di essere il mister Wolf di Pulp Fiction ma che abbiate la capacità di rimanere lucidi di fronte ai momenti più difficili. Prima di recarvi al colloquio pensate serenamente se è una qualità che possedete e a come migliorarla.

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“I colleghi amano lavorare con voi?” questa domanda non verrà mai fatta in maniera diretta ma di certo vorranno conoscere il vostro modo di lavorare in squadra, quindi analizzare il modo in cui ci si relaziona e saperlo descrivere è importante.

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Infine è facile che chiedano perché si desidera lavorare nell’azienda in questione, domanda più usuale delle altre. Avere una risposta valida e non scontata è importante per dare una buona impressione. Per essere preparati su questo punto sarà bene studiare le dinamiche aziendali ed individuarne gli obiettivi.