Chi tende a rimandare gli impegni all’infinito, rischiando di non riuscire a portarli a termine, è certamente incapace di gestire al meglio il suo tempo, tuttavia una ricerca svedese sottolinea l’esistenza di ragioni emotive alla base di questo comportamento.
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Secondo i ricercatori dell’Università di Stoccolma, ad esempio, per alcune persone perdere tempo e procrastinare rappresenta una scelta meditata, perché sanno di rendere meglio in condizioni di stress e preferiscono trovarsi in condizioni critiche per potenziare la loro efficienza. Una sorta di strategia emotiva messa in atto per affrontare al meglio il lavoro.
Per evitare che la tendenza a rimandare e temporeggiare crei problemi e diventi un ostacolo alla produttività, tuttavia, è consigliabile sforzarsi di organizzare una tabella di marcia serrata dividendo un progetto in più fasi e programmando scadenze singole.
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Anche tenere lontane dalla postazione di lavoro tutte le possibili distrazioni può aiutare a rispettare i tempi, ma la strategia più efficace per impedire a sé stessi di posticipare un’attività è, probabilmente, quella di concedersi un piccolo premio ogni volta che si completa un progetto, o una parte di esso.