La gestione del tempo rappresenta spesso una criticità per i dirigenti, un ostacolo da superare per raggiungere gli obiettivi. La pensa così il 45% degli executives coinvolti nell’ambito di un’indagine promossa dal “The Economist Intelligence Unit”.
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Il report “Changing roles: How technology is transforming business functions”, mostra infatti come per i dirigenti il “fattore tempo” rappresenti una sfida quotidiana da affrontare, una prova che – se non superata – compromette la conclusione di un progetto.
Gran parte dei dirigenti interpellati (608 attivi nelle aziende di tutto il mondo), pensa inoltre che questo limite sia destinato a rendere il lavoro ancora più faticoso nel corso degli anni, a causa del progressivo aumento del carico di lavoro.
Lo studio mette in evidenza come la tecnologia stia modificando le metodologie di lavoro riducendo la tempistica di esecuzione ma, allo stesso tempo, non sia in grado di aiutare i dirigenti a gestire il tempo in modo ottimale.
La chiave per agevolare il lavoro dei top manager è la collaborazione, tra i gruppi di lavoro e i vari dipartimenti aziendali, come si legge all’interno del report:
«Il lavoro di squadra è la nuova consuetudine sia localmente che globalmente. Il 35% degli intervistati crede che il lavoro richieda sempre maggiore coordinamento tra più persone su più funzioni. La collaborazione è il modo migliore per sfruttare al meglio le competenze individuali, rispondere rapidamente ai problemi aziendali e aumentare la competitività.»