Licenziare senza dolore

di Chiara Basciano

9 Ottobre 2015 12:00

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Un libro aiuta i manager ad affrontare il licenziamento dei dipendenti in maniera non traumatica.

«Questa storia parla di lavoro ma, in fondo, anche d’amore. Se ci pensate anche un rapporto di lavoro inizia spesso con un colpo di fulmine. C’è un incontro, la sensazione di essere fatti l’uno per l’altro. Come nel matrimonio viene sancita un’unione con un contratto. Il rapporto prosegue attraverso regole di convivenza e, a volte, termina nel bene o nel male con una separazione» con queste parole il consulente del lavoro Simone Colombo presenta il suo libro dal titolo Quando un rapporto di lavoro finisce.

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La volontà del libro è quella di aiutare gli imprenditori ad affrontare il doloroso momento del distacco, a trovare il modo di vivere il licenziamento del dipendente in maniera meno traumatica possibile per entrambi. Non ci sono regole precise da seguire, ma di certo molto si può fare all’inizio, quando un dipendente viene scelto, e durante, quando si lavora insieme. Se le cose però non vanno per il meglio, a causa della crisi o di un rapporto troppo difficile, non resta che affrontare il licenziamento.

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Per farlo serve un cambio di mentalità, non tanto pensando all’importanza del posto fisso, ma aiutando il dipendente licenziato a ricollocarsi. Le flexsecurity, politiche attive per il ricollocamento, deve trovare nuova vita, dando così la possibilità di annullare il senso di colpa derivante da un licenziamento e non gettando nello sconforto il licenziato.

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Colombo spiega «Oggi il mio lavoro non è fatto solo di norme, disposizioni, atti amministrativi, al contrario è fatto soprattutto di ascolto dei bisogni, di relazioni virtuose e di strategia. Ogni giorno supporto gli imprenditori nella gestione del personale, offrendo loro un servizio di Human Resource management in outsourcing grazie alla collaborazione con altri professionisti (avvocati, giuslavoristi e esperti di selezione)»