Ricoprire un ruolo di responsabilità non rende immuni da errori e passi falsi che, a lungo andare, possono compromettere il conseguimento degli obiettivi prefissati e danneggiare la carriera.
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Anche i CEO più carismatici, infatti, possono cadere in alcune trappole molto insidiose senza rendersene conto, portando avanti la convinzione di non aver bisogno di nessuno proprio perché hanno raggiunto la vetta da soli. Anche una figura dirigenziale di alto livello, invece, dovrebbe circondarsi di consulenti fidati e altri leader con i quali confrontarsi.
Altrettanto poco proficuo è l’atteggiamento del “capo” che, una volta in carica, mette da parte alcune consuetudini importanti e smette di rappresentare un modello positivo per tutto il suo gruppo.
Se è fondamentale scegliere bene i propri collaboratori, è altrettanto indispensabile non ammettere ingerenze nel momento in cui si decide e si comunica una strategia aziendale, un percorso da percorrere e una direzione da seguire.
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Un errore molto comune ai CEO, infine, è dato dalla propensione a evitare cambiamenti che possano destabilizzare il proprio team di lavoro, come il cambiamento di ruoli e mansioni: sono scelte spesso impopolari ma, talvolta, possono rivelarsi determinanti per il futuro.