La tendenza a spostare su rete il mondo del retail riguarda anche i prodotti di fascia alta. Al contrario di quanto si possa pensare infatti il rapporto privilegiato tra venditore e consumatore sta vivendo una fase di transizione. Il cliente non ha più bisogno di guardare in faccia il venditore, ma si fida di lui anche virtualmente.
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Naturalmente il retail deve offrire un’esperienza di acquisto di alto livello, lavorando sulla personalizzazione. Da quanto messo in evidenza da l magazine World and Pleasure nel corso del 2016 si prevede una crescita dell’e-commerce di alto livello del 12%. Inoltre i prodotti sono in crescita del 30% rispetto all’anno scorso, arrivando a quota 4 milioni di euro, mentre i servizi sono in crescita del 6% e nel 2015 si calcola arriveranno ad un fatturato di 6 milioni di euro.
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Questo però non ostacola la vendita in negozio che, anzi, viene aiutata dalle opinioni presenti in rete. Il cliente diventa più informato e arriva in negozio avendo le idee chiare. Sta al venditore essere all’altezza della situazione. Secondo World and Pleasure i punti di forza tutti italiani, come la moda, il buon cibo e l’arte, potrebbero avere una marcia in più con la digitalizzazione, consentendo di coniugare tradizione ed innovazione in nome dello sviluppi economico. Quindi, come sottolineato dal magazine, “tutto fa pensare che il settore dell’alta gamma sia destinato a diventare sempre più digitale e sempre più digitalizzato”.