Chi si mostra emotivamente attaccato al suo lavoro gode di maggiore benessere psicologico, tanto che a beneficiarne è la salute in generale.
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Secondo uno studio promosso dal National Research Centre for the Working Environment di Copenhagen, infatti, l’attaccamento emotivo al lavoro è in grado anche di limitare le assenze per malattia e contrastare eventuali disturbi del sonno.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Occupational and Environmental Medicine, suggerisce che la presenza di risorse dotate di un elevato livello di attaccamento al lavoro può “contagiare” emotivamente i colleghi, determinando una sorta di reazione a catena che potrebbe diventare una strategia per affrontare il fenomeno del burnout e ridurre il turnover in azienda.
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Un risultato che potrebbe essere sfruttato per potenziare le performance dei dipendenti e che, secondo uno dei ricercatori, Joel Goh, non desta particolare stupore considerando quanto tempo si passa oggi sul posto di lavoro.