Manca poco e anche per il 2015 molti lavoratori potranno ricevere, come ogni anno, la tanto desiderata tredicesima. Una risorsa che, tuttavia, dovrà essere destinata al pagamento di tasse e accise come anche alla copertura degli aumenti che, da gennaio, hanno caratterizzato molte tariffe.
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A fare i conti in tasca agli italiani sono Adusbef e Federconsumatori:
«Nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre, dei 34,4 miliardi di euro di tredicesime che verranno pagate quest’anno,resterà nelle tasche di lavoratori e pensionati il 14,8%, ossia 5,2 miliardi, con un aumento di 2 miliardi sul 2014.»
Secondo le stime delle due associazioni, il 15,1% del “monte tredicesime annuo” dovrà essere speso per le RC auto, il 12,2% per i pagamento di mutui e ratei, l’11,3% per i mutui accesi per l’acquisto della casa, l’11,9% per bolli auto e moto.
A seguire, il 22,1% servirà per pagare le bollette delle varie utenze, il 6,1% per il versamento dell’Imu sulla seconda casa e il 6,4% per la seconda rata della Tasi.
«Per scopi più piacevoli – leggiamo sul sito di Federconsumatori – restano 5,2 miliardi di euro, il 14,8%, rispetto al 9,4% del monte tredicesime, che potranno essere utilizzati per cenone, regali (spesso ai più piccoli), qualche viaggio, qualcosa da mettere da parte per future esigenze, non servirà a rilanciare i consumi, né ad alleviare le preoccupazioni di famiglie sempre più impoverite da rincari speculativi che si profilano in tutti i settori.»
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