Tra le Province italiane esiste un netto gap retributivo, soprattutto per chi lavora nel comparto privato: a mettere in evidenza le differenze tra gli stipendi medi annui percepiti nelle varie zone della penisola è il report JP Geography Index 2015 dell’Osservatorio JobPricing, stilato sulla base del monitoraggio effettuato tra 2014 e 2015.
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Se a Milano la Ral (retribuzione annua lorda) è pari a 34.508 euro, nel Medio Campidano la cifra scende fino a 22.438 euro. La classifica delle Regioni caratterizzate da retribuzioni più cospicue vede in cima la Lombardia seguita da Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna. Segue ancora il Lazio, mentre il Sud e le Isole mostrano importi decisamente più bassi (in fondo alla graduatoria compaiono Sardegna, Basilicata e Calabria).
«L’Italia dei campanili emerge anche da questi dati – sostiene Mario Vavassori, presidente JobPricing. – La correlazione tra il reddito da lavoro dipendente e il costo della vita e i nuovi scenari nel campo delle relazioni industriali. Il caro vita del Nord Italia, maggiore di quello del Centro Sud, rispecchia in parte questa differenza delle retribuzioni, soprattutto nel caso di lavoratori dipendenti del privato. Inoltre si fa sempre più strada una concezione del lavoro “individuale” che probabilmente i sistemi di tutela rappresentati dai contratti nazionali e gestiti dai rappresentati istituzionali (sindacati e associazioni imprenditoriali) non sono in grado di comprendere e di valorizzare.»