I social network accompagnano la vita di ogni individuo, ma non solo per scopi di comunicazione e condivisione, in alcuni casi sono un grande aiuto anche per la ricerca di un lavoro. Per questo i social non sono solo un passatempo, ma ricoprono un ruolo più ampio e alcune volte anche più nascosto.
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Questo perché i social network non sono ancora del tutto capiti, sopratutto quella parte non utilizzata soltanto per condividere la foto di famiglia. Con i social ci si lavoro, ci si può trovare lavoro e tanto altro ancora. Ma di certo la parte in cui si parla con gli amici, si condividono post divertenti o meno, foto e video è molto utilizzata, sia a casa che sul posto di lavoro. Ma bisogna fare attenzione proprio per quanto riguarda, l’uso dei social durante l’orario di lavoro. In casi in cui si occupa il tempo di lavoro per attività private, come in questo caso l’accesso ad internet per i social, si rischia non solo la strigliata dal capo, ma anche il licenziamento.
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Questo perché si occupa sia tempo da dedicare al lavoro, in altro modo non inerente, e sia perché si utilizzano anche le apparecchiature messa a disposizione dall’azienda per l’accesso ai social network, ponendo l’azienda sia ad un abbassamento di produttività e sia verso problemi di sicurezza del sistema. Inoltre non manca il rischio di diffusione di commenti o post, denigratori verso l’azienda, che possono danneggiare gravemente la reputazione di azienda e del datore di lavoro e la divulgazione di informazione private e importanti. Tutto ciò negli ultimi tempi è stato frenato, limitando l’accesso per i siti non inutili durante lo svolgimento del lavoro. Infatti in Europa l’accesso a Facebook è limitato o addirittura vietato al 40% dei dipendenti.