I sei principi per la selezione

di Chiara Basciano

14 Gennaio 2016 12:00

logo PMI+ logo PMI+
Sei elementi che non troveremo sul cv ma che sono fondamentali in sede di recruiting.

Riuscire a presentare un curriculum che spieghi davvero chi siamo e come lavoriamo è molto difficile. Soprattutto tenendo conto del fatto che le cose più importanti non possono essere descritte. Mette in evidenza questa problematica Ralph de la Vega, presidente e CEO di AT&T Mobile e Business Solutions.

=> Scopri i falsi miti della selezione

Durante la selezione infatti segue la sua personale “Pyramid of Principles”, vale a dire le caratteristiche che cerca nel candidato ideale. Alla base si trovano integrità e credibilità, la prima particolarmente importante per de la Vega. Infatti sostiene che non importa quanto simpatici e buoni si appaia, l’importante è essere davvero eticamente ineccepibili. Strettamente legata a questa è la credibilità, se infatti non si è coerenti con i principi che si sbandierano non si può credere che siano davvero sentiti. Può succedere di fare errori o di avere la luna storta ma se si è onesti tutto può essere perdonato.

=> Vai all’evoluzione del recruiting

Al secondo gradino si trovano la capacità di lavorare in squadra e l’atteggiamento positivo. Rispettare i colleghi, e ancora di più i dipendenti, è fondamentale per raggiungere obiettivi comuni. Se poi si è capaci di mantenere alto il livello personale, soprattutto nelle difficoltà, allora l’ambiente intero dell’azienda ne beneficerà. Segue l’eccellenza. Questo non vuol dire che è necessario eccellere, ma tendere verso il meglio, dando la giusta spinta a chi lavora con noi.

=> Leggi gli errori della selezione

Infine, al vertice della piramide, troviamo la capacità di avere una visione. Questo elemento caratterizza in particolar modo i leader, capaci di trainare il team e di far sentire tutti parte di qualcosa di grande.