Il Ministero del Lavoro prosegue nella battaglia contro la pratica delle dimissioni in bianco, sfruttando questa volta la tecnologia e la dematerializzazione dei documenti come armi innovative in grado di rendere tracciabile qualsiasi procedura di risoluzione consensuale del rapporto lavorativo, salvando molte lavoratrici in gravidanza dalla perdita del posto di lavoro.
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Secondo quanto previsto dal decreto datato 15 dicembre 2015 e in attuazione delle misure dettate dal Jobs Act, a partire dal 12 marzo sarà obbligatorio procedere con la nuova modalità telematica per dare le dimissioni.
Dovendo necessariamente compilare la modulistica telematica, da inviare via PEC, per sottoscrivere la risoluzione del rapporto di lavoro, non sarà possibile sfuggire ai controlli ministeriali e utilizzare un modulo fatto firmare in precedenza alla lavoratrice (spesso in fase di assunzione), al fine di risolvere il contratto in caso di gravidanza.
Una normativa che si avvale di codici identificativi e date di trasmissione, indispensabili per rendere tracciabile la procedura in tutte le varie fasi.