All’annuale conferenza degli analisti di San Jose, il CEO di Cisco John Chambers ha illustrato quello che sarà il futuro della sua compagnia… e non solo.
La parola d’ordine è collaborazione. Incentrando la gestione dell’azienda su una filosofia aperta e collaborativa porterà a un incremento sostanziale della produttività. In questo processo un ruolo fondamentale è giocato, ovviamente, dalle nuove tecnologie.
Quali? Quelle del Web 2.0, come sostiene Chambers: «i nostri figli hanno ragione, il nuovo trend tecnologico è rappresentato dai social network». «Ci abbiamo messo sei anni a comprendere pienamente il potenziale del social networking», continua Chambers, «ma una volta che abbiamo visto come può cambiare il nostro modo di interagire con i clienti, non ci siamo più fermati. Entro 3 anni tutti i nostri rapporti con i clienti saranno virtuali».
Le parole di Chambers sono già state tradotte in fatti, che nel corso dell’anno ha riorganizzato le proprie linee di prodotti nell’ottica di una unified communication e ha operato numerose acquisizioni di società specializzate in strumenti collaborativi e di videoconferenza.
La strada che Cisco sta tracciando parla quindi di tool web-based per la collaborazione online di dipendenti che lavorano in sedi diverse (o da casa) e di sistemi di telepresenza attraverso i quali l’azienda può sviluppare le relazioni con partner e clienti tramite internet senza rinunciare al contatto face-to-face.
Sembrerebbe l’ideale per un sistema imprenditoriale come quello delle PMI italiane, bisognerà vedere quando e in che misura decideranno di mettere in pratica la lezione di Cisco.