Spesso si tende a vedere il leader come un dispensatore di consigli, strategie, ammonimenti, tuttavia una delle qualità che rendono questa figura realmente capace e carismatica è la capacità di ascoltare gli altri, un talento tutt’altro che comune.
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La maggior parte dei lavoratori, infatti, ha bisogno è essere supportato da un abile ascoltatore capace di stimolare interesse e auto-riflessione, facendo in modo di generare risposte utili ed efficaci.
La capacità d’ascolto dovrebbe rappresentare il “biglietto da visita” di un leader, una caratteristica fondamentale per riuscire a costruire un rapporto di fiducia con dipendenti e collaboratori.
Un obiettivo che può essere conseguito formulando i quesiti nel modo giusto, trasformandoli in domande “aperte”: meglio iniziare con interrogativi tipo “che cosa”, “chi”, “dove” o “come”, lasciando da parte l’incipit “perché” che potrebbe far percepire un tono sentenziante e la volontà di esprimere un giudizio.
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Ecco alcuni suggerimenti per diventare un ascoltatore migliore:
- spostare l’attenzione verso l’interlocutore;
- osservare i gesti non verbali, il linguaggio del corpo, la mimica facciale;
- ringraziare l’interlocutore per il suo contributi.